Informazioni
S. Giustina in Colle annovera anche una frazione, che si chiama “Fratte” (il toponimo forse deriva da “fracta”, nel significato di luogo abitato, sorto vicino ad una fortificazione; oppure nel significato di “boscaglia” o “macchia intricata”). Questa località, ricordata per la prima volta in un documento datato 29 aprile 1085, e sviluppatasi attorno ad un importante nodo di strade, era abitata fin dai tempi più antichi, come testimoniano i numerosi reperti d’epoca romana rinvenuti in zona Castellaro e Borghetto, nonché il cospicuo materiale venuto alla luce nei pressi del fiume Vandura e lungo il Tergola. Tra i beni, oggetto di una donazione, appunto, del 1085, c’è una masseria “in villa delle Frate”, mentre la parrocchiale, intitolata a San Giacomo, è nominata nella decima papale del 1297. Il cardinale Rezzonico, nel 1744, la trovò capiente, ad una sola navata, in stile rinascimentale. In tempi più recenti, è stata ampliata con la ricostruzione del presbiterio e della sacrestia. Ha un’armoniosa cupola ed il soffitto a cassettoni è stato rinnovato negli anni Trenta. Inserito sul portale di mezzogiorno, presenta un piccolo frontone in pietra con l’immagine di S. Giacomo, affiancato da due stemmi e da un’iscrizione del XVI secolo, di pregevole fattura.
Sulla piazza, davanti alla chiesa, c’è una fontana pubblica, attorno alla quale, un tempo, s’affollavano le donne per attingere acqua. In questa frazione, sorge anche Villa Morosini-Custoza, elegante edificio costruito nel 1518.